Egitto: la terra antica

Di Francesca Ercolani, Anna Bistacchi e Serena Mariani.

PAESAGGIO, TERRITORIO E CLIMA IN EGITTO
L’Egitto è il ventiquattresimo paese del mondo per superficie e il tredicesimo del continente africano. È situato nel nord-est dell’Africa, si affaccia a nord sul mediterraneo e a est sul mar Rosso e il golfo di Suez. Confina a ovest con la Libia, ad est con Israele e a sud con il Sudan. Nel territorio dell’Egitto si estende quasi totalmente il deserto. Il fiume Nilo attraversa il paese rendendo la zona una delle più fertili al mondo. Le quattro regioni naturali dell’Egitto sono la valle del Nilo , il deserto orientale, il deserto occidentale e la penisola del Sinai. Il clima delle zone costiere è mediterraneo, mentre nel resto del territorio il clima è desertico. La vegetazione cresce solo lungo le rive del Nilo e nelle Oasi e la pianta più diffusa è la palma da datteri. L’Egitto è un paese ricco di meraviglie, ci sono tante città importanti che riscrivono la storia antica con grandi panorami tra cui il Cairo, Alessandria d’Egitto, Giza, Porto Said, Suez, Sharm el-Sheikh, Assuan e Luxor.

Necropoli di Giza - Wikipedia
Necropoli di Giza

Le principali città egiziane
Il Cairo è la capitale dell’Egitto. Il suo nome in arabo è al-Qāhira che significa “La Vittoriosa”. Il Cairo ospita piú di 10 milioni di abitanti. Si trova sulle rive del Nilo ed è una delle città più antiche, infatti, risale all’epoca faraonica. A sud della città odierna si trovano le rovine di Menfi, l’antica capitale dell’Egitto fondata, nel 3100 a.C. circa, da Menes, il primo sovrano dell’Alto e Basso Egitto, dopo che egli ebbe unito questi due regni. Il primo insediamento nella zona dell’attuale Cairo fu un forte romano edificato attorno al 150 d.C. e conosciuto come Fortezza di Babilonia. Successivamente, con la diffusione dell’islam anche in Egitto, furono fondate di volta in volta più capitali di grande importanza militare, che con il tempo si unirono a formare questa unica città. Un’altra città importante è Alessandria d’Egitto che ha un ruolo fondamentale per i traffici commerciali mediterranei. È sede della più grande biblioteca del mondo che è composta da sette piani, un planetario, il museo della scienza e ha 8 milioni di volumi. Giza è abitata da quasi 3 milioni di persone, ed è la sede della necropoli egiziana. Inoltre Porto Said conta 603 mila abitanti ed è una delle città più recenti, per questo viene considerata “nuova” ed è importante per l’esportazione dei prodotti egiziani. Infine Suez è una città con circa 745 mila di abitanti e si trova nei pressi del golfo di Suez. Questa città venne distrutta nel 1967 durante la guerra e ricostruita nel 1975.

LA CULTURA EGIZIANA

scrittura in geroglifico

Invenzioni Egiziane principali

Gli Egizi, proprio perché vivevano in un territorio particolare caratterizzato da molti fiumi e pianure fertili, svilupparono numerose conoscenze scientifiche e tecniche, legate per esempio all’irrigazione e canalizzazione dei campi. Infatti l’agrimensura, cioè la misurazione dei campi, nacque in Egitto, perché il fango che si formava dopo le inondazioni, cancellava i confini tra i vari appezzamenti di terre e c’era bisogno di funzionari che prendessero di nuovo le misurazioni per ristabilire i confini. Gli Egizi studiarono anche l’astronomia e la meteorologia, misurarono il tempo in base all’anno solare che fu diviso come è ancora tutt’oggi, quindi 12 mesi e 365 giorni. Poi anche la mummificazione, che richiedeva un trattamento particolare dei cadaveri, permise l’inizio dello studio del corpo umano, quindi l’anatomia e la medicina; anche lo sviluppo dell’architettura proviene dall’antico Egitto, perché gli Egizi furono i primi ad utilizzare la pietra nella costruzione degli edifici monumentali, dimostrando un’importante abilità tecnica. Infine la scrittura geroglifica ebbe indubbiamente un ruolo centrale nella cultura e nella vita egiziana, infatti è un’invenzione caratteristica di questo popolo. I geroglifici si distinguevano dai pittogrammi, che rappresentavano solo oggetti concreti e dagli ideogrammi che rappresentavano idee astratte. I geroglifici, che risalgono per alcuni aspetti al sistema cuneiforme sumero, venivano utilizzati dagli scribi nei papiri per esigenze amministrative, commerciali e politiche ed anche dagli scultori nelle stele e nei monumenti per venerare divinità o celebrare faraoni. Sono state scoperte anche numerose composizioni narrative, inni agli dei e ai faraoni e canti d’amore.

La religione dell’Egitto

Corano

L’Egitto è un paese prevalentemente musulmano ma sono presenti anche delle minoranze religiose come cattolici, armeni, ortodossi e protestanti. La loro religione si basa su quattro principi: il pellegrinaggio alla Mecca, il digiuno, la preghiera e l’imposta coranica. Il testo sacro è il Corano da cui ricavano molti insegnamenti come la legge, il culto e il rapporto tra Dio e le persone. La chiesa Copta è la principale chiesa cristiana d’Egitto ed è caratterizzata dalla confessione monofisita, che la distingue dal cattolicesimo e dalla confessione ortodossa, ma la unisce alla Chiesa siro-giacobita.

Il cibo e la cucina egiziana

Moroccan Beef Koftas Recipe
Kofta

La cucina tipica egiziana è influenzata in parte da quella mediterranea, in parte da quella mediorientale. Si fa ampio uso di spezie, come il coriandolo, il cumino, la curcuma, il pepe nero e l’immancabile shatta, che è un termine egiziano per indicare il peperoncino utilizzato anche da noi e presente praticamente ovunque. Le fave sono uno degli alimenti più consumati nel paese. Infatti un piatto tipico è il Ful Medames, una purea di fave che si prepara in una pentola tipica che si chiama “Dammesah” e si lascia cuocere tutta la notte a fuoco basso su un apposito fornellino. Poi nella cucina egiziana vengono utilizzate soprattutto molte salsine che accompagnano i piatti, tra cui la ben nota hummus a base di ceci e il baba ghannog, una crema di melanzane precedentemente arrostite nel forno. Sono molto diffuse e tipiche della cucina mediorientale anche le Kofta: sono delle polpette infilzate su degli spiedini, preparate, solitamente, con carne d’agnello speziata. Si chiamano così perché la parola “kufta” indica la carne macinata cotta al forno. Vengono quasi sempre  accompagnate da una salsa preparata con tahina o kefir. La caratteristica delle kofta è proprio il sapore molto forte e speziato dato dal “ras el hanout”, una miscela di trenta piante, composta per esempio dal coriandolo, dal cardamomo, dalla cannella, dal pepe nero, dall’anice, dal peperoncino, dalla curcuma e paprika dolce.

Le festività più antiche e belle in Egitto

Incoronazione dei faraoni - Wikiwand
Incoronazione del faraone nella festa di Sed

Gli Egiziani sono fin dall’antichità un popolo gioviale e allegro, le cui feste sono legate alla religione ed a ricorrenze pubbliche. Durante le epoche passate, le feste in Egitto si dividevano in due tipologie: “le feste astronomiche” ovvero quelle legate agli astri e le “feste dei tempi dell’anno” legate alle stagioni e spesso anche all’andamento delle piene del fiume Nilo.
Una delle feste principali astronomiche c’è la “festa di Sed”, ovvero i festeggiamenti del trentesimo anno di regno del faraone. Era una festa molto importante che simboleggiava la potenza del faraone e della sua dinastia. “Sed” è un termine con cui gli egizi indicavano la coda di un toro o un leone che rappresentava anche una parte dell’abbigliamento regale. Infatti, il vestito del faraone aveva una cintola che pendeva dalla parte posteriore della vita del re e simboleggiava la sua potenza.


La festa si svolgeva in tre diverse cerimonie. Nella prima si riproponeva l’incoronazione del faraone: egli era vestito con il caratteristico abito bianco che lo copriva completamente, lasciando scoperte solo la testa e le mani. Questa festa prevedeva anche una prova fisica da parte del faraone che dimostrava in questo modo di essere virile e vigoroso, condizione necessaria per la prosperità del regno. Nella seconda parte della festa di Sed partecipava direttamente la sposa del faraone e i suoi figli, simboli della continuazione della dinastia.
Durante l’ultima e terza cerimonia della festa il faraone innalzava il “djied”, una colonna di pietra che simboleggiava la spina dorsale della dea Osiride. Questo gesto indicava la forza e la stabilità del regno e si ingraziava la protezione della dea per il futuro.

Una delle principali “feste dei tempi dell’anno” è la “festa di Opet”. Questa festa era dedicata alla divinità Amon, dio di Tebe. Solo durante questa festa annuale la celebre triade tebana in Egitto, composta dalle statue di Amon, la sposa Mut ed il figlio Khonsu , usciva dal tempio di Karnak e veniva portata nella Cappella del Sud del grande tempio di Luxor costruito proprio per la celebrazione di questa ricorrenza. Questa festa è importante perché permetteva alle classi più umili e povere della popolazione dell’Egitto, che normalmente non avevano accesso al tempio, di vedere e adorare direttamente le divinità.

Tempio di Luxor dove si trova e a chi è dedicato - Viaggio in baule
Tempio di Luxor
Triade egizia - Wikipedia
Triade tebana

LE PIRAMIDI: LE STRUTTURE GEOMETRICHE DELLA PERFEZIONE

Le piramidi sono sorte durante l’Antico Regno (2850 – 2200 a.C. circa); vennero utilizzate fino alla XVII dinastia, intorno al 1600 a.C. Le piramidi sono le figure geometriche della perfezione perché la loro forma geometrica simboleggia la terra, la stabilità, la sostanza e l’immutabilità. Il Mistero Divino si esprime attraverso 3 + 1 = 4, dove il 3 è Dio, 4 il Mondo. Le piramidi derivano probabilmente dalle mastabe, le antiche tombe costruite nel Basso Egitto dal Periodo Protodinastico all’Antico Regno (3000 – 2200 a.C. circa). Il termine “mastabe” deriva dall’arabo e significa “panca” o “banco”. Queste vennero costruite inizialmente in mattoni crudi e poi in pietra ed avevano la forma di un tronco di piramide a pianta rettangolare. Erano destinate ai nobili, ai sacerdoti e avevano interni decorati con bassorilievi o pitture. Dalla sovrapposizione di più mastabe sembra che siano nate le prime piramidi a gradoni. La più famosa è quella del faraone Zoser, 2630-2611 a.C. circa.

Piramide a gradoni - Wikipedia
Piramide di Imhotep

La piramide a facce lisce sostituì poi la piramide a gradoni. Nella piramide a facce lisce i gradoni scomparvero e la superficie fu rivestita da lastroni squadrati di pietra calcarea. A partire dal Nuovo Regno, le piramidi furono sostituite da tombe ipogee scavate sui fianchi delle montagne. Un esempio è la Valle dei Re che conteneva la celebre Tomba di Tutankhamon, scoperta nel 1922 dall’egittologo Howard Carter. Le tombe in cui venivano sepolti i faraoni egizi prima che si cominciasse a costruire le piramidi erano molto più ricche delle sepolture della gente comune. All’incirca fra il 2640 e il 2620 a.C. sotto il regno del re Djoser, durante la terza dinastia, avvenne la costruzione della prima piramide. L’architetto che la progettò era un funzionario di nome Imhotep.

Imhotep, il primo architetto

Egli era un grande intellettuale al quale dobbiamo molte altre cose importanti e che gli Egizi nell’ultimo periodo della loro civiltà adorarono come dio della medicina. La piramide realizzata da Imhotep era fatta a gradoni , una scala che si alzava verso il cielo e che il sovrano poteva salire dopo la morte per raggiungere gli dei.

Una seconda novità era che l’architetto costruì la piramide utilizzando la pietra e non mattoni crudi ed elementi vegetali come frasche di palma e tronchi di legno. Questo avvenne perché Imhotep sapeva che i mattoni crudi erano molto friabili e di breve durata. Differentemente la pietra era molto più solida e duratura. L’ultima novità consisteva nel fatto che la piramide era racchiusa all’interno da un grande recinto che comprendeva anche altri edifici in pietra in cui il sovrano avrebbe svolto, una volta arrivato nell’aldilà, alcuni rituali religiosi molto importanti secondo le convinzioni egizie. Successivamente, durante quella che viene definita come quarta dinastia, iniziò la costruzione di piramidi non a gradoni ma con spigoli acuti. Le più grandi e le più importanti sono quelle legate ai sovrani come Cheope, Chefren e Micerino.

A partire da sinistra: tombe di Micerino, Chefren e Cheope

Questo  periodo di splendore fu seguito da una lunga decadenza. Le piramidi divennero sempre più piccole e i materiali con cui venivano costruite erano sempre più scadenti. Inoltre anche i faraoni dovettero contenersi e cominciarono proprio dalle tombe. Alla fine le piramidi scomparvero per poi ricomparire qualche secolo dopo, costruite però in mattoni crudi.

Altri luoghi da visitare in Egitto

L’Egitto non è solo la terra dei Faraoni. Infatti nelle vie di Khan el-Khalili è possibile visitare la Cittadella fortificata e voluta da Saladino, che fu Sultano in Egitto. Inoltre vi sono testimonianze islamiche della città, come ad esempio la moschea di Al-Azhar o quella del Sultano Hassan.

Il Cairo Moschea Hassan II
Moschea di Al-Azhar

La moschea di Al-Azhar è stata la prima opera architettonica fondata in Egitto e la prima moschea ad essere stata fondata nella città del Cairo. Le persone che visitano Khan El-Khalili possono vedere la moschea durante i “Cairo Day Tours”, un tour perfetto per visitare i luoghi più spettacolari ed unici. .La costruzione di Al-Azhar iniziò nel 970 d.C e ci vollero circa tre anni per essere completata. Un altro luogo da visitare è anche il Tempio di Luxor ,ossia uno dei monumenti più emozionanti di età faraonica dell’intero Egitto, e anche il Tempio di Karnak. Il sito archeologico non è molto vasto per cui è possibile visitarlo in poco tempo. Il tempio sorge nell’attuale città di Luxor e in età faraonica era il cuore della capitale Tebe. Una volta all’interno è presente la Cappella delle Barche Sacre e il Primo Pilone ad opera di Ramesse II. Karnak, che è conosciuto anche come Recinto di Amon, dista solo 2,5 km da Luxor. Questo si estende su un’area di 100 ettari; per accedere è necessario passare lungo il Viale delle Sfingi per arrivare al Grande Cortile. Si trovano sia il Tempio di Sethi II, sia il Tempio di Ramesse II, il quale presenta un’imponente statua in suo onore.

Tempio di karnak | Complesso Templare di karnak
Tempio di Karnak

Poi la città di Assuan è molto importante per la storia del paese ed è caratterizzata da una natura incontaminata e molti panorami bellissimi, come isolotti che fuoriescono dalle acque del Nilo. La più importante è l’isola di Elefantina, chiamata così perché qua in passato veniva fatto il mercato d’avorio. Vicino ad Assuan c’è anche il Tempio di Philae, che conserva la figura sacra di Horus ed il Villaggio Nubiano, con ancora le abitazioni tradizionali dei Nubi, colorate e con molti patio interni.

Assuan Nilo - Cosa vedere in Egitto
Ad Assuan, gli isolotti che si affacciano sul Nilo


Invece, all’oasi di Bahariya c’è lo spettacolo del Deserto Nero, chiamato così perché in passato c’era un vulcano molto attivo ed oggi sono presenti acque termali.

C’è anche il Deserto Bianco, più verso sud rispetto a quello nero, e presenta una distesa di sabbia di un bianco accecante e varie formazioni rocciose molto particolari che sembrano quasi scolpite. Infine è possibile anche visitare le coste del Mar Rosso. Il Mar Rosso si chiama così per la presenza di un alga che in alcune condizioni climatiche su riproduce creando macchie rosse: Trichodesmium erythraeum. Le coste di Sharm el-Sheik sono luoghi ideali per stare in relax e poter fare attività di snorkeling ed immersioni nel Mar Rosso, per vedere una delle barriere coralline più belle e colorate al mondo.

Deserto Bianco
Le sculture rocciose nel Deserto Bianco
Mar Rosso - Cosa fare in Egitto
Gli splendidi fondali del Mar Rosso