Un artista famoso: Leonardo Da Vinci

Di Giorgio Rovai, Ming Hong Zhu.

Leonardo Da Vinci è stato: pittore, architetto e scienziato, e stato un genio rinascimentale che rivoluzionò le arti figurative, la storia del pensiero e della scienza.

Leonardo Da Vinci fece moltissime invenzioni le quali sono :

Macchina volante alata ( l’aeroplano ) un dispositivo che vola sbattendo le appendice alari, l’attrezzatura subacquea consisteva in canne e tubi cuoio attaccati a una maschera facciale e sostenuti da anelli ghiacciaio per esistere alla pressione dell’acqua, l’automobile che disponeva di frenata e di sterzo, cannone a 33 canne e cavaliere robotico ( il robot )

Leonardo Da Vinci è nato 15 aprile 1452 e lo ricordiamo per le sue idee e ambizione tecnologiche.

Leonardo Da Vinci biografia:

Leonardo di ser Piero Da Vinci nasce il 15 aprile 1452 ad Anchiano, nei pressi di Vinci non lontano da Firenze ( proprio ad Anchiano si trova una dimora di campagna che la tradizione vuole sia la sua casa natale: oggi ospita la casa-museo Leonardo Da Vinci ).

Il padre è Piero di professione notaio, la sua madre e Caterina una contadina. All’età di diciassette anni Leonardo si trasferisce a Firenze, dove frequenta la bottega di Andrea del Verrocchio.

Nel 1475 Leonardo Da Vinci realizza il suo primo dipinto importante autonomo l’ annunciazione, nello stesso periodo collabora con Verrocchio per la realizzazione di battesimo di cristo che si trova agli uffizi.

Nel 1482 Leonardo Da Vinci si trasferisce a Milano, dove lavorerà e per Ludovico il Moro dove non riuscirà a realizzare il cavalo su due zampe.

Leonardo si trasferisce a Mantova e poi Venezia dove si occuperà di progetti militari. Nel 1502 ritorna a Firenze dove intanto arrestato instaurato la repubblica fiorentina che affida alcuni progetti d’ingenerai, anche se poi rinuncia all’impressa.

Leonardo Da Vinci va Roma per lavorare per il papa Leone X. Nel 1516 L’artista si trasferisce in Francia, ad Ambosessi su invito del Re ( Francesco I ) portanti con se alcuni dipinti tra cui la fantomatica Gioconda.

Leonardo Da Vinci muore 2 maggio del 1519 ad Ambosessi.

Le opere più importanti ;

ORNITOTTERO

L’ornitottero è un aeromobile a superficie alare battente.Il primo disegno di un ornitottero risale a Leonardo Da Vinci: rappresenta probabilmente il più antico tentativo di progettare un oggetto volante più pesante dell’Aria. Il complesso meccanismo riproduceva le ali di un uccello.

L’idea di costruire delle ali per imitare il volo degli Uccelli risale alla leggenda greca di Dedalo e Icaro.

Il primo tentativo di volo meccanico è attribuito a Abbas ibn fimas, che lanciò un rudimentale ornitottero dal Monte della sposa nell’area di Rusafa, vicino a Cordova, in Spagna nell’875 d.C. Ruggero Bacone, filosofo del 1260, fu il primo a prendere in considerazione dei mezzi tecnologici per il volo.

Attorno al 1490, Leonardo Da Vinci iniziò gli studi sul volo degli uccelli. Capì che gli umani sono troppo pesanti e non abbastanza forti per volare usando semplicemente delle ali attaccate alle braccia.

Considerò quindi un mezzo in cui l’aviatore sia disteso su una tavola e che manovri due grandi ali membranose usando delle ali, pedali e leve.

Modello che interpreta uno studio di macchina volante ad ali battenti; è costituito da una cabina di pilotaggio a forma di imbarcazione, una sorta di guscio di noce in cui il pilota può stare in piedi o seduto, munita di una coppia di grandi ali a pipistrello e di un’enorme coda.

ULTIMA CENA

Chiamata anche con il nome di Cenacolo, è considerato il dipinto murale forse più importante al mondo,, come scrive Giorgio Vasari che, nelle sue Vite dei più eccellenti pittori, scultori ed architetti, parla anche di Leonardo e descrive il Cenacolo.

Leonardo ha realizzato quest’opera su commissione del duca Ludovico Sforza, nel refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie, tra il 1495 e il 1498. In questo famoso dipinto parietale, Da Vinci immortala il momento esatto in cui, durante l’ultima cena, Gesù rivela agli apostoli che uno di loro lo tradirà.

Leonardo non ha prodotto un affresco ma ha preferito sperimentare una nuova tecnica, impastando tempera e olio su intonaco che, purtroppo, anche a causa della forte umidità del convento, ha ben presto iniziato a deteriorarsi.

Dopo vari tentativi senza successo, nel 1999 è stato completato l’ultimo restauro dell’opera, che ha rimosso gli strati di pittura aggiunti al dipinto originale.

Conservare questo delicato dipinto e permettere al pubblico di ammirarlo rappresenta una sfida quotidiana per i restauratori, architetti e storici dell’arte che lo seguono e che collaborano impiegando le migliori tecnologie affinché questo capolavoro sia preservato e trasmesso alle generazioni future.

UOMO VITRUVIANO

Leonardo fece nuovamente coincidere il centro del cerchio con l’ombelico dell’uomo, così come suggeriva Vitruvio, rappresentandolo con braccia aperte e gambe divaricate.

Ma decise di non far coincidere più il centro del cerchio con quello del quadrato, all’interno del quale l’uomo è stavolta raffigurato in piedi e con le braccia distese, in modo che l’altezza e la larghezza delle braccia possano corrispondere alle misure della figura geometrica, scrive Leonardo.

l’uomo ideale può essere inscritto in un cerchio e in un quadrato ma solo assumendo due posizioni diverse. In fondo Vitruvio non lo aveva specificato e quindi Leonardo non lo stava contraddicendo.

Le proporzioni della figura, invece, non sono esattamente quelle riportate da Vitruvio. Leonardo preferì introdurre alcune aggiunte e modifiche, necessarie per conciliare la rigida e talvolta astratta teoria classica con la verifica sperimentale. Leonardo cercò di ottenere un risultato estetico ideale attraverso lo studio delle vere proporzioni umane, partendo da individui reali

CARRO ARMATO

Il progetto di Leonardo rappresenta un carro armato a forma di testuggine, di forma ovoidale, rinforzato con piastre metalliche, sormontato da una torretta interna di avvistamento e armato di cannoni disposti a 360°.

Il movimento del carro doveva essere reso possibile attraverso l’azionamento di un sistema di ingranaggi collegato alle quattro ruote.

La direzione del fuoco poteva essere decisa dagli uomini posti nella parte alta del carro, da dove, attraverso delle strette fessure, potevano vedere il campo di battaglia.

Leonardo pensò anche di utilizzare dei cavalli per la forza motrice, ma l’idea di rinchiudere degli animali in uno spazio ristretto con il rischio che s’imbizzarrissero venne accantonata. In realtà il progetto di Leonardo contiene un errore, le manovelle si muovono infatti in modo opposto rendendo impossibile il movimento del carro.

GIOCONDA

La Gioconda è un dipinto a olio su tavola eseguito da Leonardo Da Vinci intorno al 1503. oggi conservato al Musée du Louvre.
Il mistero della Gioconda sull’identità della donna ritratta nel dipinto è in realtà un infondato luogo comune, alimentato dalla recente letteratura su Leonardo, che vede segreti nascosti praticamente ogni attività del maestro toscano. La soluzione è in realtà piuttosto semplice. 

Il quadro resta quindi al suo creatore e diventa per lui un esercizio di stile, tanto che continuerà a lavorarci e ad apportarvi modifiche per almeno dieci anni.

Lo seguirà in tutti i suoi viaggi e sarà con lui fino alla fine, nella sua ultima dimora ad Amboise, dove, con ogni probabilità il re Francesco I lo acquista dall’allievo e erede Gian Giacomo Caprotti.   

La Gioconda ritrae a metà figura una giovane donna con lunghi capelli scuri. È inquadrata di tre quarti, il busto è rivolto alla sua destra, il volto verso l’osservatore. Le mani sono incrociate in primo piano e con le braccia si appoggia a quello che sembra il bracciolo di una sedia.

Indossa un sottile abito scuro che si apre sul petto in un’ampia scollatura. Il capo è coperto da un velo trasparente e delicatissimo che ricade sulle spalle in un drappeggio.

I capelli sono sciolti e pettinati con una scriminatura centrale, i riccioli delicati ricadono sul collo e sulle spalle.  

Vergine delle rocce

La Vergine delle rocce di Leonardo Da Vinci è un’opera controversa e unica, una delle più celebri dell’artista toscano.Si tratta di un dipinto a olio su tavola trasportato su tela, realizzato tra il 1483 e il 1486, di cui esistono due diverse versioni a causa di una controversia nata tra Leonardo e i suoi committenti.

La scena è ambientata all’interno di una grotta ricca di piante e in uno scenario dallo sfondo cupo e roccioso.

Al centro si trova la vergine Maria, che tiene con la mano destra la spalla del piccolo Giovanni Battista, sulla sinistra del dipinto, inginocchiato in preghiera.

A destra è raffigurato Gesù, nell’atto di benedire il cugino. Sul capo del bambino Maria pone la sua mano, come un atto di protezione.

I quattro personaggi si trovano sull’orlo di un dirupo e sullo sfondo si vede un paesaggio roccioso, ma luminoso, e un fiume in lontananza. Molto probabilmente, la scena rappresenta il momento del congedo di Maria, Gesù e l’angelo dal Battista, in procinto di iniziare il suo viaggio.

Grazie per aver scelto e letto questo articolo.