Tra mondo reale e mondo virtuale: il metaverso

di Tamanna Islam e Matilde Centeni.

Che cos’è il metaverso.

Il termine “metaverso” è stato coniato da Neal Stephenson nel libro “Snow Crash” e viene descritto come una realtà virtuale condivisa tramite internet, dove la persona che vi entra è rappresentata da un avatar.

Il metaverso è un universo digitale dove più fattori tecnologici contribuiscono, tra cui la realtà virtuale e la realtà aumentata. Si sviluppa nel digitale, in uno spazio definito cyberspazio, una struttura complessa dotata di lunghezza, larghezza, profondità e tempo. E’ uno spazio la cui materia è composta da dati e informazioni. Il Metaverso non è un mondo nuovo, ma se ne viene a conoscenza ora dopo l’annuncio di Facebook, in cui si annunciava che le holding del gruppo sarebbero state chiamate “meta”, considerate il futuro di internet. E’ un mondo dove si può accedere tramite la creazione di un avatar che andrà a rappresentare la persona in questione.

Come si entra nel metaverso.

E’ importante dire che l’accesso al metaverso è per tutti, non bisogna avere abilità speciali nel campo dell’informatica, ma sono necessari degli strumenti specifici quali: un computer oppure uno smartphone, una connessione internet, un account su una delle piattaforme meta e, per rendere l’esperienza ancora più avvincente, ci si può munire di visori di realtà aumentata.

I visori di realtà aumentata.

Il visore VR è uno strumento tecnologico, che permette, a chi lo indossa, di visualizzare un ambiente tridimensionale mantenendo una prospettiva in prima persona. Esso ha la forma di un caschetto da indossare, in cui è presente un display con sensori e videocamere. Un visore della realtà aumentata molto famoso è l’Oculus, ideato da: Palmer Luckey, Brendan Iribe, Michael Antonov e Nate Mitchell nel Luglio del 2012.

Meta quest pro

Un vero e proprio business.

Il metaverso,per molti, è un vero e proprio business. Molte aziende pensano già ai soldi che riscuoterebbero dando agli utenti l’accesso a film, concerti, giochi e non solo. Infatti, basti pensare che oltre all’intrattenimento, gli utenti avrebbero accesso ad attività quotidiane in versione virtuale come incontri, pranzi, sport, fiere e shopping. Un universo che punta a farci stare ore ed ore davanti allo schermo e punta a far spendere soldi per avere sempre di più.

Microsoft, Sandbox, Roblox, Tencent, Epic Games e molti altri sono aziende che hanno già investito milioni di dollari per lo sviluppo di un mondo virtuale unico.

L’uso del metaverso per i brand.

  • Il 25% ha obiettivo di selling virtuale;
  • Il 33% utilizza il Metaverso per promuovere il proprio brand ed allargare la clientela base, la maggior parte ha una presenza stabile sulle piattaforme
  • Il 37% lancia nuovi prodotti tramite il Metaverso
  • Il 5% promuove articoli già in commercio
  • Il 21% ha sviluppato soluzioni proprie, senza fare leva su piattaforme esistenti.

Possibili applicazioni del metaverso.

Il metaverso, anche se è un mondo virtuale, puo’ essere utilizzato in vari settori come:

  • entertainment e gaming, quindi utillizzare il mondo virtuale per creare o assistere a spettacoli, ma anche per i gameplay.
  • fashion, difatti molti brand di lusso già utilizzano la piattaforma del metaverso per aprire delle flagship store, dove gli utenti possono avere una vera e propria esperienza immersiva.
  • food&beverage, dove alcuni hanno già consolidato la loro presenza nel metaverso, altri invece sono ancora ai primi passi
  • formazione e istruzione, utilizzato quindi in pratiche formative come laboratori e simulatori.

Il Metaverso è un’esperienza del tutto nuova attraverso la quale sembra possibile conoscere persone nuove e imparare cose nuove, ma invece , questa realtà tende sempre più ad isolare e crea la falsa percezione di entrare in un mondo del tutto diverso più semplice e luccicante.

Realtà nuova che non è detto che sia migliore.