Lionel Andrés Messi Cuccitini

Di Leonardo Brunacci, Tommaso Aspidi e Mattia Tenti

Lionel Andrés Messi Cuccitini, meglio noto come Leo Messi, nasce a Rosario il 24 Giugno del 1987.

Inizia a giocare a calcio all’età di quattro anni, per merito della nonna, che vide in lui un talento innato. Dopo un paio di partite il padre decise di farlo giocare con i ragazzi di due anni più grandi. Durante una partita, al secondo tocco di Leo, avviene la magia, riesce a dribblare tutti gli avversari e a fare gol come se giocasse da sempre.

All’età di 8 anni passa alla squadra Newell’s Old Boys, dove esordisce realizzando 4 reti. Dopo un paio di anni come capocannoniere indiscusso nel suo campionato, all’età di undici anni gli viene diagnosticata una forma di ipopituitarismo, ovvero una carenza di ormoni della crescita, che obbliga la famiglia a comprare delle iniezioni fuori portata anche per il club. A questo punto alle porte si presenta il Barcellona che, interessata al talento dopo aver visto il suo provino, si rende disponibile a pagare le cure solo se si fosse trasferito in Spagna.

https://www.beinsports.com/us/laliga/news/20-years-of-messi-dreams-of-newells-old-boys/1545615

Barcellona (2000-2021)

Nel 2000 viene aggregato alle giovanili dei Blaugrana e riceve il suo primo contratto il I Marzo 2001. La sua carriera nel Barcellona inizia all’età di 13 anni e nelle prime tre stagioni mette a segno 61 gol in 45 presenze.

Il suo esordio in prima squadra avviene il 16 Ottobre 2004 contro l’Espanyol, che lo rende il terzo giocatore più giovane a vestire la maglia del Barcellona e il più giovane a esordire nella Liga. Il suo primo goal lo segna contro l’Albacete l’1 Maggio 2005, su assist di Ronaldinho, ha solo 17 anni, 10 mesi e 7 giorni, diventa così anche il più giovane giocatore ad aver segnato in una gara di campionato per il Barça dopo pochi mesi esordisce anche in Champions League

Prolungato il contratto con il Barcellona, con un ingaggio da professionista, il 25 settembre 2005 ottiene la cittadinanza spagnola e ha la possibilità di giocare regolarmente nella Liga, quando in precedenza il raggiungimento della quota di extra-comunitari nella squadra titolare glielo aveva spesso impedito. Quell’anno, inoltre guida con il suo talento l’Argentina alla vittoria nel Campionato del Mondo under 20, disputato nei Paesi Bassi, vincendo sia la Scarpa d’oro quale miglior realizzatore (6 gol segnati) che il Pallone d’Oro quale miglior giocatore del torneo. 

Gli anni successivi sono un crescendo di successi e notorietà. Messi è ormai più che una promessa: per gli esperti e soprattutto per gli altri colleghi, è lui il più grande talento sui campi di gioco. Nel 2008, con la partenza di Ronaldinho al Milan, Messi indossa finalmente la maglia numero 10 del Barcellona e la sua carriera tocca l’apice. Nella stagione 2008-2009 inizia l’era di Guardiola (attualmente uno dei migliori allenatori al mondo) e da qui fino all’annata 2011-2012 messi si conferma uno dei migliori giocatori al mondo arrivando, nell’anno solare del 2012, a segnare 91 gol e servire 24 assist. Dal 2009, Messi vincerà 4 palloni d’oro di fila (2009-2010-2011-2012) e altri 3 palloni sparsi in due decenni diversi (2015-2019-2021).

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Nel 2014 alle porte del mondiale in Brasile, Messi sembra in ottima forma, infatti arriva alla finale di quel mondiale come migliore giocatore del torneo. La sua Argentina non riesce però ad uscire vincitrice nello scontro contro la Germania per un gol subito al 114 minuto dei tempi supplementari, Messi si vede sfuggire quindi il desiderio di ogni calciatore quando era ad un passo da ottenerlo, in compenso però riceverà il premio come miglior giocatore del torneo per quel mondiale passando accanto ad una coppa che però alzerà 8 anni dopo in Qatar.

Il resto degli anni sono un insieme di successi che permettono di compararlo al suo connazionale Diego Armando Maradona. È un periodo di contrastanti emozioni per l’argentino, in quegli anni passa dal voler lasciare la nazionale per sempre, dopo 4 finali perse, al dominare come faceva una volta il calcio moderno con gol, assist e prestazioni che superano il pensiero umano. Nel 2020 arrivano le prime voci sul suo possibile addio al Barcellona.

L’ 8 Agosto 2021 alle 12 e 42, Leo Messi ha chiuso ufficialmente una storia lunga 21 anni: è stato il suo ultimo e definitivo momento da calciatore del Barcellona. In pochi giorni arriva anche la notizia più importante di quella finestra di mercato: Messi è un nuovo giocatore del Paris-Saint Germain. A questo punto inizia un nuovo viaggio per l’ex blaugrana.

Paris-Saint Germain (2021-fino ad oggi) e mondiale in Qatar 2022

Esordisce ufficialmente nel campionato francese il 29 agosto 2021, in occasione del successo esterno sul Reims entrando nella ripresa. Il 15 settembre, invece, fa il suo debutto in Champions con il club parigino, nel pareggio contro il Club Brugge, raggiungendo di concerto le 150 presenze nelle competizioni europee, mentre il 28 settembre, nella medesima competizione, trova la prima rete, fissando sul 2-0 la gara contro il Manchester City. Il 20 novembre segna il suo primo gol in campionato, nella vittoria casalinga sul Nantes.
Il suo secondo anno inizia in maniera migliore rispetto al primo dato che da subito l’argentino è carico e dimostra la sua qualità come ha sempre fatto con il Barcellona. Probabile complice del suo ottimo inizio di stagione è il mondiale in Qatar 2022, al quale la sua nazionale è riuscita a qualificarsi

Convocato per il campionato mondiale, nella fase a gironi va a segno nella sfida persa per 1-2 contro l’Arabia Saudita e in quella vinta per 2-0 contro il Messico. Agli ottavi di finale, in occasione della sua millesima partita nel calcio professionistico, realizza un gol nel successo ai danni dell’Australia (2-1), per poi ripetersi ai quarti di finale contro i Paesi Bassi, nella gara in cui fornisce inoltre l’assist per il gol del compagno Molina; la partita, terminata 2-2 dopo i tempi supplementari, si conclude con la vittoria argentina per 4-3 ai calci di rigore. Nella semifinale contro la Croazia va nuovamente a segno su calcio di rigore, diventando così il miglior marcatore della nazionale argentina nel campionato del mondo (11 reti totali nelle varie edizioni, superato Gabriel Omar Batistuta, suo connazionale), e fornisce un assist per il gol del definitivo 3-0 . Durante la finale, contro la Francia, è protagonista con una doppietta. La gara, chiusasi sul 3-3 dopo i tempi supplementari, si decide ai tiri di rigore, con l’Argentina che si aggiudica il trofeo imponendosi con il risultato di 4-2.  Al termine della manifestazione viene premiato come miglior giocatore della competizione.

https://www.sportmediaset.mediaset.it/speciale/mondiali-qatar-2022/mondiali-2022-premi-individuali_58809220-202202k.shtml

Ringraziamo i lettori per aver scelto e letto questo articolo.

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