La pesca sportiva

di Bartoli Mattia e Campriani Pietro

Cos’è la pesca sportiva e chi la amministra?

La pesca sportiva è uno sport che può essere praticato sia in corsi d’acqua dolce sia in mare. È molto diffusa in diverse regioni italiane attraverso associazioni amatoriali e agonistiche. La pesca si divide in più categorie che sono tutte accumunate da una stessa federazione, la FIPSAS( Federazione Sportiva Pesca Sportiva e Attività Subacquee). I pescatori sono obbligati a rispettare le regole emanate dalla FIPSAS, in caso contrario si possono ricevere sanzioni o addirittura in caso di competizione, direttamente la squalifica da essa. Chi pratica la pesca sportiva nella sua autenticità non si pone come unico obiettivo di catturare il pesce per nutrirsene, ma cerca la sfida nella cattura di esso. Le principali tecniche di pesca sono : la pesca a roubaisienne, a bolognese e all’inglese.

Che cos’é la pesca a roubaisienne?

La pesca a roubaisienne è una tecnica di pesca molto diffusa in Italia ed è praticata con una canna costruita con materiali leggerissimi come il carbonio, composta da pezzi che si possono innestare tra loro. La lunghezza massima consentita in Italia è 13 metri, ma in paesi come in Inghilterra è possibile arrivare fino a 16 metri. Questa tecnica è nata diversi anni fa in una cittadina francese di nome Roubaix da cui prende il nome. La tecnica è molto semplice, si ha la canna fissa(senza mulinello) alla lunghezza che si preferisce e la si fa scorrere su di un rullo posizionato dietro al panchetto del pescatore fino a distenderla completamente. All’estremità della punta( gli ultimi tre pezzi della canna) si attacca la lenza che può essere di varie lunghezze in base all’altezza del fondo. Essa è composta da un galleggiante di diverse grammature, da un amo e da diversi piombi in modo da tarare il galleggiante, ovvero arrivare più o meno alla grammatura di esso. La struttura della lenza è quasi sempre uguale in tutte le tecniche di pesca. La punta viene staccata dal fusto( la parte di canna che va dal nono pezzo fino al terzo, perché i pezzi della roubaisienne vanno al contrario) della roubaisienne in fase di recupero per facilitare la cattura, che viene aiutata dall’elastico presente all’interno della punta.

Che cos’é la pesca a bolognese?

La pesca con la bolognese è probabilmente la tecnica più praticata in assoluto dai pescatori italiani. Trattasi di una tecnica particolarmente redditizia, che propone l’esca con massima precisione e dimostra la sua versatilità in vari ambienti : porti, scogliere, foci, fiumi o canali . potremmo dire quindi che la bolognese è una tecnica senza tempo per tutte le età . La sua versatilità massimizza l’ utilizzo di essa. Per pescare a bolognese occorre un galleggiante da 1 a 3 grammi per le acque salate e da 1 a 6 grammi per le acque dolci, dopodiché serve una piombatura con piombi o torpille, infine uno o due ami al massimo.

La pesca a bolognese può essere anche utilizzata anche in mare, la tecnica è la stessa, ma soltanto con pesci diversi. La pesca a bolognese ultralight è una tecnica di pesca che consente di ottenere buoni risultati in mare durante tutto l’anno, anche nei periodi più incerti, come la primavera o l’inverno inoltrato. La pratica di questa variante potrebbe non essere ottimale in questo periodo e molto dipende dalle zone: porti, canali naturali/artificiali e foci di fiumi o torrenti.