RAMADAN

Il 5 Maggio è iniziato il Ramadan, periodo sacro per gli islamici, con radici antiche e rituali molto specifici.

Il mese di Ramadan non cade sempre nello stesso periodo del calendario gregoriano, perché quello degli islamici è un calendario lunare (l’anno lunare dura circa 11 giorni meno di quello solare), e la numerazione dell’anno non coincide perché i musulmani iniziano a contare dal nostro 622 d. C., quando Maometto lascò la Mecca per recarsi a Medina: perciò il 6 maggio 2019 per gli islamici è “1 Ramadan 1440”

Il Ramadan è il mese sacro del digiuno, dedicato alla preghiera, alla meditazione e allautodisciplina. Il digiuno è un obbligo per tutti i musulmani praticanti adulti e sani che, dalle prime luci dell’alba fino al tramonto, non possono mangiare, bere, fumare e praticare sesso.

Questa celebrazione può iniziare (e finire) in date diverse da Paese a Paese a seconda della luna. In Italia, per esempio, è cominciato tra 5 e 6 Maggio e dovrebbe concludersi il 4 Giugno. Inoltre ogni anno il Ramadan inizia prima dell’anno precedente, e ci sono anni in cui viene celebrato in inverno.

ALIMETAZIONE

Durante il mese del digiuno si consumano due pasti principali: il Suhur, l’alimentazione poco prima dell’alba, e il Fitùr (anche detto Iftar), il pasto immediatamente successivo al tramonto.

Il Suhur è solitamente di un pasto leggero, a volte anche un sorso d’acqua. Si può consumare una normale colazione, ma anche yogurt oppure frutta fresca.

Il Fitùr, invece, si celebra al calare del sole, segna la fine del digiuno ed è tradizionalmente iniziato con un dattero, il frutto di Maometto. Generalmente è composto da tre portate: la prima prevede un numero dispari di datteri, la seconda una zuppa di lenticchie, la terza comprende bevande fredde, per riportare l’organismo a corretta idratazione. La notte, se lo si desidera, si può consumare frutta, prodotti dolciari da forno e bere succhi di frutta. L’obiettivo principale è quello di recupero rispetto al digiuno giornaliero.

CURIOSITA’

Dal digiuno sono esentati i minorenni, i vecchi, i malati, le donne che allattano o in gravidanza. Le donne durante il ciclo mestruale e chi è in viaggio sono solo temporaneamente esentati.

I bambini iniziano a partecipare al Ramadan a partire dall’età della pubertà. Le famiglie islamiche però tendenzialmente coinvolgono i bambini sin dalla tenera età in questa pratica sociale e religiosa, rendendo partecipe il piccolo di un rituale famigliare, educandolo attraverso la pratica e la partecipazione attiva.

Bartolommei Alessia, Cappioli Martina, Furnari Aurora