Pompei: la scoperta che riscrive la storia

Di Anna Bistacchi, Serena Mariani, Francesca Ercolani, Alice Meattini.

LE ORIGINI DI POMPEI

Pompei è una città italiana che si trova in Campania ed ha origine romane. Il suo nome deriva dal greco “pempo” (spedire) perché rappresentava un importante centro di scambi commerciali.

Pompei, risalente al VII secolo a.C., è stata inizialmente assediata dai Greci e dagli Etruschi e divenne una colonia romana, sviluppandosi in un centro agricolo e industriale. Pompei, prima che avvenisse l’eruzione del Vesuvio, fu colpita da un grave terremoto nel 62 d.C. ; la città non fu distrutta e riuscì a riprendersi rapidamente. 

L’ERUZIONE DEL VESUVIO E GLI SCAVI DI POMPEI

Pompei venne sepolta dalla lava in seguito all’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. L’eruzione del Vesuvio viene narrata da Plinio il Giovane, oratore e uomo politico romano durante l’impero di Traiano; esso fu uno dei pochi testimoni e descrisse questo avvenimento nelle sue epistole. Il vulcano dopo l’eruzione perse parte del cono centrale. La parte laterale rimasta intatta oggi viene chiamata “monte Somma”. L’altezza si ridusse molto e le  pendici del vulcano, dopo l’avvenimento, si presentarono completamente spoglie. Negli anni successivi la zona arida non fu soggetta a ripopolamento e nonostante alcune ricerche svolte nel I secolo, non venne più ritrovata, rimanendo sepolta per quasi 1700 anni.

La lava e la cenere si sono depositate formando una copertura e hanno permesso alla città di essere protetta dalle intemperie e di mantenersi nel corso dei secoli. Per questo Pompei è meta di molti turisti, testimonia la vita romana: è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO insieme agli scavi di Ercolano e Oplonti.

«Pompei, coperta di terre vegetali e di lapillo, si andava largamente scoprendo, e ne uscivano cose preziose di antico.»

Pietro Colletta

Nel 1748 iniziarono le prime campagne di scavo per volere del Re Carlo III di Borbone, con un lavoro che prosegue tuttora e comprende 440.000 m³. La maggior parte dei reperti ,oltre a semplici affreschi, mosaici e statue, è conservata al museo archeologico nazionale di Napoli e nell’Antiquarium di Pompei; il ritrovamento di questi reperti è stato utile per riscrivere la storia, per far comprendere gli usi, i costumi, le abitudini alimentari e l’arte della vita di più di due millenni fa.

PERCHE’ VISITARE POMPEI? LE STRUTTURE E I RESTI ANTICHI PIU’ BELLI

IL TEMPIO DI APOLLO

Una delle strutture più antiche è il tempio di Apollo dove è situata la statua originale di Apollo; la statua è in bronzo, scultura ellenistica, custodita al Museo Nazionale Archeologico di Napoli. Nel tempio si svolgevano i giochi gladiatori e le rappresentazioni teatrali dei ludi Apollinares, cioè le feste romane in onore del dio.

Il tempio di Apollo

Il tempio di Apollo era il luogo più frequentato della città proprio perché il culto di Apollo, dio del sole, era praticato da Greci, Sanniti ed Etruschi. Questo permise alle tre civiltà di coesistere pacificamente nello stesso territorio per un periodo nella storia definito come “pax romana”.
Durante l’epoca di Augusto  il tempio venne isolato dalla vista delle case vicine tramite l’innalzamento di un muro che successivamente venne ristretto per permettere la costruzione del Foro.

L’ANFITEATRO E LE TERME STABIANE

L’anfiteatro venne costruito su delle cinte murarie preesistenti e sorge nella parte poco abitata di Pompei per evitare di intralciare la vita quotidiana della popolazione.
Esso è una delle strutture del suo genere più antichi al mondo, ritrovato a seguito degli scavi.
Presenta due grandi scalinate e all’anfiteatro si accedeva tramite una galleria dotata di quattro ingressi. L’arena era circondata da un parapetto affrescato, anche se oggi gli affreschi sono andati perduti e non sono più visibili.

Le terme Stabiane, chiamate così perché si trovano vicino alla Via Stabiana, furono costruite introno al IV-III secolo a.C. ; furono successivamente ampliate nel II secolo a.C. e sono tra le più antiche che conosciamo nel mondo romano. Probabilmente, per il ritrovamento di una tomba in quest’area, sorgevano vicino all’antica necropoli.
Il centro di queste terme si costruisce su una base a forma di trapezio, mentre in un’altra zona sono disposti i bagni suddivisi tra uomini e donne.
Oltre ad essi le terme presentavano due spogliatoi: quello maschile, collegato alla palestra riservata solo agli uomini e quello femminile che non aveva vie d’accesso ad essa. Nelle terme i romani non solo facevano bagni rilassandosi, ma era anche un’occasione per discutere di politica, di battaglie, di denaro: era una sorta di salotto cittadino.
Le terme attuali, così come le vediamo oggi, non sono in realtà quelle originali, in quanto sepolte dall’eruzione. Per ordine dei Romani ,venne ricostruita tutta la palestra con numerosi affreschi.

LA VILLA DEI MISTERI

Infine, interessante da visitare, è anche la Villa dei Misteri che prende il nome dalla sala dei Misteri, situata nell’edificio. La villa risale circa al II secolo a.C. Nelle tre pareti della villa è presente un grande affresco, una delle opere pittoriche più conservate dell’antichità e rappresenta un rito misterico, cioè riservato ai devoti del culto.

gli affreschi con raffigurato Dioniso

Il culto è legato a Dioniso, Dio del vino, raffigurato sulla parete centrale insieme alla sua sposa Arianna. Anche gli altri ambienti conservano splendidi affreschi, alcuni di ispirazione egiziana. La villa comprende inoltre un quartiere destinato alla produzione del vino.