Il mondo nascosto dietro i tatuaggi

Scritto da :Giulio Tavanti, Alberto Agnelli, Kristian Camicetti

La prima volta che comparve la parola Tatto fu nel 1769 , quando il capitano d’una nave inglese dopo essere approdato a Tahiti ,isola famosa delle Hawaii ,si appuntò nel suo taccuino la parola Tattoo scritta però ” Tatto ” derivata dal termine “tau tau “, onomatopea che era stata data in ricordo del rumore che faceva il bastone quando penetra la pelle.

Ma in realtà la nascita dei tatuaggi è molto più antica, infatti, risale a circa 5000 anni fa, la testimonianza più antica è il corpo di un uomo morto trovato nel 1991 al confine italo-austriaco, gli scienziati ritengono che sia vissuto 5300 anni fa. Viene soprannominato Otzi e presenta in varie parti del corpo delle incisioni fatte sulla cute della pelle con il carbone polverizzato considerati quindi dei veri e propri tatuaggi.

Quali sono le principali tecniche di tatuatura?

In base al paese dove si va a fare il tatuaggio si possono incontrare varie tecniche di tatuaggio, le quali differiscono tra di loro per pigmenti usati, strumenti per imprimere tatuaggio e livello di dolore o fastidio che prova la persona durante la tatuatura.

Ci sono tre principali metodi di tatuare, utilizzati nella maggior parte dei tatuaggi:

Il primo metodo il più diffuso a livello mondiale per la maggior parte in occidente è il metodo americano, questo metodo appare per la prima volta negli Stati Uniti negli anni ‘30 del ventesimo secolo.

In questa forma di tatuatura vengono usati spesso pigmenti come il “carbon black”, questo pigmento è prodotto tramite la combustione di materia organica, oltre a questo pigmento vengono usati altri a base di ossido di titanio che viene usato per ottenere diverse gradazioni di colore.

Per fare il tatuaggio viene utilizzata una macchinetta elettrica ad aghi che non provoca dolore durante la tatuatura, questo nuovo strumento venne brevettato per la prima volta nel 1891 da Samuel O’Reilly. Grazie al minore lasso di tempo che richiede questo metodo è il più usato a livello mondiale.

Il secondo metodo si basa sulla tecnica giapponese chiamata Irezumi, le prime documentazioni di tatuaggi fatti con questo metodo sono presenti nell’antologia imperiale Nihon Shoki scritta nel 720 d.C. .

Oltre che in Giappone questa tecnica si è diffusa in tutto oriente, tradizionalmente questa viene fatta attraverso l’utilizzo di strumenti dotati di un manico di bambù, attraverso movimenti rapidi e decisi l’inchiostro riesce a penetrare nello strato sottocutaneo della pelle. 

In confronto al metodo americano quello giapponese è decisamente molto più doloroso a causa degli strumenti utilizzati, però il livello di dolore varia anche in base alla zona del corpo in cui viene fatto il tatuaggio, le gambe e le braccia sono le zone meno dolorose, al contrario nuca, interno cosce, e glutei sono le zone in cui viene percepito più dolore, a causa della concentrazione di terminazioni nervose.

Il terzo metodo e il meno diffuso è il metodo samoano, questo nasce nelle isole Samoa è ha un’origine che risale alle antiche tradizioni delle popolazioni indigene. questo metodo è il più doloroso tra i tre citati, sia a causa della lunga durata che richiede, ma anche perché vengono usati strumenti piuttosto primordiali come pettini ricavati da conchiglie o rocce.

A causa della sua natura questo metodo non viene praticato in Italia, infatti sono molti pochi i paesi in cui viene ancora praticato sono alcune isole dell’oceano pacifico, nelle quali questa tecnica è strettamente legata alla loro cultura.                                                                                                                                                                             

Come facciamo a scegliere il tatuatore?

Il criterio più utilizzato è quello di cercare nella propria città il tatuatore più vicino, poi in base al tatuaggio che vogliamo fare molte persone escono anche dalla propria città ,per cercare il tatuatore apposta al tatuaggio che vogliono fare perché esistono molti stili di tatto, tra cui:

Minimal: piccoli tatuaggi solitamente per le persone sensibili e raffinate infatti è molto elegante come tatto.

Black: come dice la parola questo è il tatto completamente nero considerato fashion perchè è ottimo per le persone che si vestono con panni di colore molto scuro .

Lettering: tattoo di solo frasi o parole o addirittura lettere , il tatuaggio lettering spesso è per le persone romantico ed è spesso usato perchè ci si può sbizzarrire sia nella frase sia nel tipo i font .

Watercolor: ispirato alla tecnica ad acquerello usata dai pittori , questo stile è molto difficile da rappresentare ma regala grandi soddisfazioni .

Realistico: è uno degli stili più belli e difficili ma anche uno dei più richiesti dai clienti , per rendere reale e vera l’ immagine bisogna raffigurare nel tatuaggio tutti i particolari come le rughe le ombre la luce rispecchiata negli occhi in modo tale da rendere sempre più profondo l’ immagine come se fosse una fotografia

Il modo migliore per scegliere un tatuaggio?

Il punto fondamentale per scegliere il tatuaggio è trovare fiducia nel tatuatore ma anche rivolgersi ad un professionista esperto nell’ ambito dei tattoo.

Solitamente il tatuaggio raffigura un insieme di emozioni sentimenti e ricordi che vogliamo fissare per sempre sulla nostra pelle. I tatuatori hanno una duplice funzione: la prima è quella di esprimere al meglio la richiesta del cliente, la seconda è quella di tranquillizzare dando magari un supporto in modo tale da essere ancora più sicuri di eseguire il tatto senza alcun tipo di rimpianto.