VIAGGIO SU MARTE

Il 30 luglio 2020 è iniziata la missione Mars 2020, gestita dalla Nasa dove, con un razzo Atlas dalla base di Cape Canaveral in Florida, è stato lanciato in orbita Perseverance. 

Perseverance è un rover (robot con le ruote)  incaricato di esplorare il suolo, scavare, raccogliere campioni di terreno ed effettuare analisi per cercare elementi compatibili con la vita. L’obiettivo è quella di riportare alcuni di quei campioni sulla Terra, per fare studi più approfonditi.

Perseverance ospita sette strumenti scientifici, tutti utilizzati per analizzare la geologia del sito di atterraggio, il clima, per cercare segni di vita microbica nelle rocce e nei sedimenti e per raccogliere campioni per le successive analisi sulla Terra. La missione Mars 2020 include inoltre un’altra novità mai utilizzata prima, ovvero un piccolo elicottero da 1.8 chilogrammi, per i primi voli di prova nella sottile atmosfera marziana. 

La distanza Terra-Marte è di circa 105 milioni di chilometri. Perseverance ha impiegato 213 gionte la corsa a poco più di 1,5 chilometri orari, fino a quando il veicolo si è avvicinato a 11 chilometri dalla superficie marziana. A 20 secondi dall’apertura del paracadute lo scudo termico si è separato dal rover, e quest’ultimo ha attivato il radar e le telecamere per rilevare le caratteristiche del suolo. A 20 metri dal suolo e a 12 secondi dall’atterraggio, Perseverance è sceso molto lentamente, ancorato  a quattro cavi lunghi 6,4 metri ciascuno; nel frattempo il rover ha messo le ruote in posizione per toccare il suolo. Una volta atterrato, il rover ha iniziato a muoversi autonomamente su Marte. Prime immagini rilevate:

 

Quando lo Skycrane liberato dall’aeroshell ha raggiunto una velocità di 2,7 chilometri orari, sfruttando otto potenti retrorazzi a farfalla per rallentare la folle corsa versa la superficie, ha calato delicatamente il rover attraverso nastri di nylon lunghi 7,6 metri. Perseverance è stato adagiato al suolo a una velocità di 2,5 chilometri orari. Dopo il touchdown i nastri si sono sganciati e lo Skycrane si è dato una spinta verso l’alto per “salutare” un’ultima volta il rover, prima di schiantarsi lontano dal cratere Jezero, dove Perseverance condurrà le ricerche per i prossimi anni.

Il luogo di atterraggio è il delta di un antico fiume prosciugato da moltissimo tempo, un punto ideale dove cercare tracce di vita microbiologica del passato (ma non si esclude al 100% che microorganismi possano esserci anche oggi). Il rover Perseverance ha superato i “sette minuti di terrore” che lo separavano dalla superficie del Pianeta Rosso. Dopo un viaggio nel cuore del Sistema solare durato circa 7 mesi e circa 500 milioni di chilometri, tutto si è deciso in questa brevissima ma cruciale finestra di tempo, che si è aperta alle 21:48 ora italiana. In quel momento, infatti, l’“aeroshell” contenente il rover, l’elicottero Ingenuity e il sistema di atterraggio Skycrane è entrato nell’atmosfera a bassa densità di Marte, a una velocità di circa 19.500 chilometri orari. Nonostante la rarefazione dell’atmosfera marziana, che ha una pressione superficiale inferiore all’1 percento di quella terrestre, si genera comunque un fortissimo attrito per i velivoli che arrivano dallo spazio ad altissima velocità, e non a caso la parte anteriore della “conchiglia” contenente il rover  era costituita da un potente scudo termico, che attorno alle 20:50 ha raggiunto una temperatura di 1.300° Celsius. Alle 20:52, a una velocità di circa 1.500 chilometri orari, si è aperto un grande paracadute con un diametro di 21,5 metri. Poco dopo lo scudo termico “abbrustolito” dall’attrito si è sganciato. Alle 20:54 anche la porzione posteriore della conchiglia di trasporto si è staccata, a una velocità inferiore ai 600 chilometri orari, liberando il suo prezioso e avanzatissimo carico. A quel punto si è attivata la tecnologia “Terrain-Relative Navigation” di Perseverance, sviluppata per identificare il punto migliore per l’atterraggio; si basa infatti sul confronto tra le fotografie scattate in tempo reale durante la discesa e quelle caricate nella memoria del rover.

Le ultime notizie di Perseverance risalgono al 10 Marzo, il quale era alla ricerca di un “parcheggio” dove rilasciare il drone-elicottero Ingenuity e verificare se l’area, all’interno del cratere Jezero, può essere adatta al volo. In un tweet la Nasa ha pubblicato l’ultima foto mandata da Perseverance, in cui si vede il segno lasciato dietro di sè dalle sue ruote sul suolo marziano. Finora ha percorso circa 70 metri in questa sua ricerca.

di Naim Jabed Hasan, Chiara Moretti, Alessia Bartolommei, Alice Chilleri, Luana Paolicchi.