John Carter

di Cristiano Pifferi, Pietro Bigiarini, Sultan Zhunushov, Riccardo Renzoni

Sin dagli albori della storia del cinema, Marte è sempre stato protagonista di molti film, specialmente di genere fantastico e fantascientifico. Le innumerevoli incognite e peculiarità di questo pianeta lo hanno reso perfetto per lungometraggi incentrati sugli extraterrestri e sul loro rapporto con gli abitanti della Terra.

Il film che andremo ad analizzare oggi si basa esattamente su questa relazione, vissuta in prima persona dal protagonista John Carter. Quest’opera cinematografica, diretta da Andrew Stanton (regista di film di animazione come Wall-E, Toy Story e Alla ricerca di Nemo: per gli ultimi due si è aggiudicato il Premio Oscar per il miglior film d’animazione), è stata rilasciata al grande schermo il 9 marzo 2012. Prodotto dalla Walt Disney Pictures, è ispirata al romanzo Sotto le lune di Marte di Edgar Rice Burroughs.

Il romanzo “Sotto le lune di Marte” è un’opera fantastica di Edgar Rice Burroughs scritta nel 1911. Rappresenta il primo libro del cosiddetto “Ciclo di Marte” che lo rese famoso. A tale libro si ispira, oltre che il film John Carter, il lungometraggio “Princess of Mars” del 2009 ed il fumetto John Carte di Marte, con la sua prima uscita risalente al 1939.
  • Anno: 2012
  • Costo di realizzazione: 385 mln
  • Fatturato: 284 mln
  • Durata: 132 min
  • Regia: Andrew Stanton
  • Paese di produzione: Inghilterra e Stati Uniti d’America
  • Genere: Azione, Fantascienza e Avventura
  • Titolo originale: John Carter
  • Sceneggiatura: Andrew Stantom, Mark Andrews, Michael Chabon
  • Produttori: Jim Morris, Lindsey Collins, Colin Wilson

Narra di un veterano della guerra di secessione, cercatore d’oro, che scappa dagli Apache e dal suo stesso esercito per trovare una miniera che, a sua detta, contiene infinite ricchezze. Nel tragitto, si imbatte in una misteriosa figura che è costretto ad uccidere, ottenendo, così, fortuitamente un medaglione. Il medaglione, enigmaticamente, lo trasporta su Marte e qui John Carter assume capacità formidabili che lo rendono un guerriero. Una volta svegliatosi nel Pianeta Rosso, viene rapito dalle popolazioni che vi risiedono, scoprendo le forti tensioni che ci sono tra le tribù. Nel disperato tentativo di tornare alla sua Terra natia, scopre che l’unico modo per riabbracciare casa è quello di porre fine alle ostilità tra gli abitanti del mondo alieno. Entrato a contatto con la principessa di una delle due fazioni (Dejah Thoris), decide di supportare il suo popolo e ribellarsi al tentativo di sottomissione di Sab Than. Affronterà moltissimi ostacoli per ottenere la pace, conoscerà molti alleati ma altrettanti nemici, sarà alacre in tutto e per tutto, pur di tornare alle sue origini. Colmo di mutamenti di situazioni, ha in serbo un finale sconvolgente ed imprevedibile.

Lago Powell, tra Arizona e Utah.

Le riprese di questo film sono durate circa sei mesi e vanno da gennaio 2010 a luglio dello stesso anno, registrando scene inizialmente a Londra e in seguito negli Stati Uniti, più precisamente nello Utah, nel Lago Powell.

Curiosità

John Carter rientra nella Top 10 dei film più costosi di sempre con circa 384 milioni di dollari spesi e con una perdita di 200 milioni di dollari (dato che la Disney divide gli incassi a metà con i proprietari del cinema), rendendolo il film con la massima perdita storica.

Il trailer di The Avengers è stato mostrato per la prima volta al PIXEL in 3D abbinato alle proiezioni di John Carter.

Il 5 giugno 2010, la troupe del film scoprì un grande osso che fuoriusciva dal terreno. Il Bureau of Land Managment dichiarò che si trattava di una scapola o di un femore, probabilmente appartenente ad un Sauropode, dinosauro dell’era Giurassica, lungo circa 18 metri.

Durante le riprese nel deserto dello Utah, precisamente ad Hanksville, il cast registrò anche con temperature superiori a 48 gradi centigradi, consumando centinaia di litri d’acqua.

L’attore protagonista, Taylor Kitsch, ha dichiarato di aver avuto problemi al fegato per interpretare John Carter. Si sottopose infatti a una dieta alquanto rigorosa ed un addestramento fisico che gli fecero perdere 13 Kg. Recitò comunque il 98% delle scene stunt, compresi due salti di circa 20 metri

“Era un popolo ubriaco di potere e di gloria, che guardava agli altri abitanti di Marte come bestie da macello”

Edgar Rice Burroughs