Come sta collaborando l’Italia all’economia presente e futura di Marte

Come ormai è già noto la colonizzazione del pianeta rosso non è più un sogno, ma sarà un domani non troppo lontano. Di fatto, gran parte delle potenze mondiali (e non solo), stanno collaborando a questa impresa e l’Italia in tutto ciò non è da meno. L’industria della nostra Nazione al momento è impegnata in diversi progetti. A Nerviano (comune Lombardo) si trova Leonardo: società con diversi stabilimenti che opera anche al di fuori della Lombardia; essa è tra le aziende più innovative nel campo spaziale. Gli ingegneri che lavorano presso Leonardo sono riusciti a sviluppare delle braccia robotiche di un robot che dovrà andare a prelevare i campioni rilevati del Perseverance (esso è il robot che attualmente si trova su Marte a raccogliere dati d’ogni tipo), tutto ciò avverrà in una missione futura denominata: Mars Retrieval Lander. 

Al momento procede ancora il programma ExoMars, il satellite TGO continua dal 2017 ad analizzare l’atmosfera marziana e il metano presente, mentre per il 2022 è atteso il lancio di ExoMars 2022 che dovrà portare un rover sulla superficie marziana.

Questi due esempi che ho citato, sono solo una parte del contributo che l’Italia sta dando alle missioni spaziali internazionali. Questo tipo di industria relativamente nuova per l’Italia, sta creando nuovi posti di lavoro ed una maggiore ricerca nell’ ambito areo-spaziale.

Edagricole ha condotto uno studio che afferma: sempre più agricoltori italiani sono giovani e sono più propensi a scegliere sistemi d’agricoltura digitale, più efficienti e ecosostenibili rispetto a quelli tradizionali. Che gli agricoltori Italiani abbiano abbracciato l’innovazione nel campo agricolo, ormai è un dato di fatto; cosa che qualche anno fa era ben diversa. L’Italia è riuscita ad innovarsi così tanto, che all’Università Federico II di Napoli, la docente Stefania De Pascale dopo anni studi e ricerche ha tratto alcune conclusioni: le piante sulla terra si sono potute evolvere grazie alla forza di gravità e grazie ad una protezione dalle radiazioni (atmosfera), su Marte in futuro sarà possibile utilizzare delle serre idroponiche, esse forniranno una protezione dalle radiazione e riuscirebbero a creare una micro-gravità ideale allo sviluppo delle piante. Ovviamente per far sì che le piante possano crescere servono altri accorgimenti: i fertilizzanti sono fondamentali per la preparazione del terreno, la maggior parte del fertilizzante può produrlo l’uomo naturalmente, aumentando la sostenibilità. La luce è fondamentale per le piante, essa sarà raccolta da dei collettori artificiali. Dobbiamo anche tenere conto del tipo di pianta da coltivare, le colture a ciclo breve sono le più indicate: lattuga, frutta, ravanelli ect, ect.

Tutto quello che ho spiegato fin’ora accadrà con molta probabilità in un futuro non troppo lontano. Non appena l’uomo sbarcherà fisicamente su Marte, incomincerà poco alla volta a conolizzare l’intero pianeta. Una delle prime tappe fondamentali sarà quella di coltivare il terreno per come sarà possibile. Oltre a dare una sussistenza primaria agli astronauti sarà la prima forma d’economia marziana che si svilupperà. Analizzando i tre settori economici possiamo capire meglio.

Settore terziario: esso per molto tempo sarà molto ristrestto e limitato, il settore terzario su Marte si potrà sviluppare con qualche viaggio privato che in pochissimi potranno fare; quindi per molto tempo lo sviluppo sarà quasi nullo.

Settore secondario: il settore secondario è senza dubbio il più difficile d’applicare a Marte, creare delle vere e proprie industrie per molto tempo sarà complicato. Salvo qualche piccolo laboratorio dove si faranno ricerche ed esperimenti.

Settore primario: Sarà il primo a svilupparsi, non ci dovremmo sorprendere se per istrada anzichè vedere i classici cartelloni con scritto “Km 0”, troveremmo “Km Marte”. L’agricoltura su Marte sarà fondamentale al pianeta Terra, visto che l’inquinamento atmosferico è sempre maggiore e di conseguenza la temperatura media annuale è sempre più alta. Questi due gravi problemi sfavoriscono le coltivazioni di tutto il mondo e quindi investire sulle coltivazioni marziane, oltre ad essere una scelta economica vincente è una sicurezza per il genere umano.