La playlist sul coronavirus

di Leonardo Tognalini

I pezzi dedicati al Covid-19 sono decine. Trap, cumbia, macarena, parodie e versioni dialettali, si trova di tutto sui social migliaia di utenti che hanno pubblicato almeno una canzone sul virus. L’ultimo tormentone che gira sui social è una parodia di Bocca di rosa. L’autore è Corrado Nitto un ragazzo di poco più di vent’anni che ha voluto riprendere in mano la famosa canzone di De Andrè revisionandola e adattandola ai giorni nostri. In tempi di lockdown spopolano le canzoni in 8D, che fanno provare la sensazione di essere al centro della musica utilizzando solamente delle cuffie.

Comunque riprendendo il discorso sulle canzoni sul Coronavirus. Si può dire che si sia formata una vera e propria moda su queste canzoni infatti su Spotify un noto sito di streaming vediamo come alcuni artisti abbiamo ottenuto cifre pazzesche con le loro canzoni, per esempio 856 mila ascolti di La Cumbia del Coronavirus di Mister Cumbia o i 10 mila di Coronavirus di Truce Baldazzi. Un rapper italiano che ha addirittura dedicato un intero EP (L’extended play un mini album insomma) all’argomento Covid 19. In copertina c’è lui con la lingua fuori, le braccia alzate, la scritta “malato mentale”.

Ivan Montemayor, in arte Mister Cumbia è un cittadino statunitense , forse ha scritto questa canzone con un occhio a Google Trends e uno a Fox News. Tra le sue opere più famose troviamo una sulla scarsità di carta igienica negli Stati Uniti intitolata Se acabo el papel, ovvero la carta è finita, e una sulla necessità di lavarsi le mani, argomento trattato poi anche nella Cumbia del coronavirus. Non sta ancora realizzando numeri da hit, ma questa settimana il suo pezzo sul Covid-19 è al numero uno della Spotify Viral 50 in Argentina, Bolivia, Cile, Colombia, Costa Rica, Guatemala, Paraguay, Perù, Spagna e Uruguay. 

Naturalmente anche Bello Figo, non si è fatto sfuggire l’occasione per fare una canzone sul Coronavirus,infatti,poche settimane fa ha pubblicato la canzone Coronavirus, ed è stata ascoltata più di 800 mila volte su Spotify mentre su YouTube, ha quasi 4 milioni di visualizzazioni. C’è qualcosa d’inquietante e assieme rassicurante nel fatto che sotto a queste immagini, prima del nome del cantante e del titolo della canzone, ci sia un banner del Ministero della Salute e cliccando sul banner si arriva alla pagina del Ministero con le ultime notizie e i numeri aggiornati di positivi, deceduti e guariti, insomma un brusco ritorno alla realtà. Per lanciare la sua canzone sulle città svuotate dal Covid.  

Il dj iMarkkeyz è a un altro livello. Ha preso la registrazione di Cardi B che su Instagram urlava “Coronavirus” e l’ha trasformata in un pezzo dance da centinaia di migliaia di ascolti e views titolato Coronavirus. Niente di tutto ciò sarebbe possibile se non vivessimo in un’economia musicale sempre più basata sullo streaming. “A volte la scrittura di una canzone risponde alla domanda: come faccio a convincere qualcuno a cliccare sul mio pezzo?

Le “canzoni novità “,sono canzoni dal taglio umoristico che hanno come unico scopo quelle di parlare di quello che va dimora in quel determinato momento e servono a intrattenere le persone. Ci sono sempre stati anche i testi che commentano i fatti di attualità, da Abraham, Martin and John di Marvin Gaye uscita nella versione di Dion quattro mesi dopo la morte di Martin Luther King o la Sunday Bloody Sunday che John Lennon pubblicò cinque mesi dopo la strage di Derry. Catturano la curiosità, ma devono tenere conto di tutta l concorrenza e quindi molte volte è più fortuna che abilità. Daniel Ek, fondatore di Spotify, ha detto che ogni giorno vengono caricate sulla piattaforma 40 mila nuove canzoni, è un numero spaventoso che però ci fa capire quanta concorrenza c’è fra gli artisti, e che se saremo fortunati potremmo non ascoltare canzoni orribili o di pessimo gusto.

In italia è spopolata la “covid freestyle challenge”

Tutto è partito da Emis Killa un rapper, a casa come tutti gli italiani, scrive e rilascia un freestyle il cui testo affronta e racconta la situazione attuale. Il brano è stato condiviso con i fan con un post su Instagram e subito amici rapper hanno postato il loro freestyle lanciando nuove “nomination” ai colleghi. 

SALMO

MYSS KETA

FABRI FIBRA

GEMITAIZ

MADAME

TREDICI PIETRO

BEBA

TEDUA 

PINGUINI TATTICI NUCLEARI

Proprio alla sua città natale il gruppo ha dedicato una canzone dal titolo “Bergamo”, contenuta nel nuovo album intitolato “Fuori dall’Hype Ringo Starr”. Con questa canzone hanno voluto omaggiare la loro città che in questi giorni è spesso un po’ dimenticata, nel parlare quotidiano, si parla di Milano e Roma e volevano renderle giustizia con questa canzone. Il brano, scritto e pubblicato prima dell’emergenza coronavirus, è molto attuale ma infondo il bello della musica, è che deve essere un po’ atemporale.

I musicisti che scrivono sul Covid non sempre sono degli arrivisti che cercano di approfittare di una situazione a dir poco complicata per emergere. Non è che sia un male voler parlare di un argomento che colpisce tanti da vicino, ma forse queste dirette, challenge e concerti improvvisati, servono solo per intrattenere noi spettatori. E non tutte le canzoni vengono scritte per cavalcare l’onda della popolarità o della fama, ma solamente per avvicinarci e farci forza in un momento difficile come questo.

FONTI :

https://www.rollingstone.it/musica/perche-ci-sono-cosi-tante-canzoni-sul-coronavirus/508657/

https://www.rtl.it