Manifestazione Friday for Future Arezzo 27 Settembre 2019

Di Mattia Altobello e Luca Paglicci

Venerdì 27 settembre 2019 grazie ad una mobilitazione globale per il clima gli studenti aretini, i professori, i pensionati, i sindacati e molti altri cittadini hanno aderito alla manifestazione globale.

L’appuntamento è stato alle nove di mattina in piazza San Jacopo dove sono andati a manifestare oltre 4.000 persone. Oltre agli studenti hanno manifestato anche associazioni di categoria.

Da piazza San Jacopo, il corteo pacifico e gioioso ha imboccato via Roma ed è arrivato in piazza Guido Monaco. Da lì, tra il traffico bloccato dalla Polizia Municipale, senza arrecare troppo disturbo alla circolazione, ha percorso tutta via Petrarca fino alla Casa dell’Energia, poi è entrato in Via Porta Buia, Via Isidoro del Lungo, via Cavour fino a giungere in Piazza San Francesco. Il corteo è salito serpeggiando per il centro storico per Corso Italia fino a giungere davanti al Palazzo del Comune in Piazza della libertà, dove gli organizzatori hanno chiesto di poter incontrare i rappresentanti delle istituzioni aretine, in particolar modo il Sindaco Alessandro Ghinelli, i suoi assessori e la Presidente della Provincia Silvia Chiassai Martini.

Il Sindaco, accogliendo le richieste dei ragazzi del Friday For Future Arezzo, ha dato la sua disponibilità con l’assessore Sacchetti ad un incontro con i rappresentanti del movimento, per il prossimo 22 ottobre per valutare un impegno concreto del nostro Comune sulle decisioni e atti futuri a favore della salvaguardia dell’ambiente per il nostro Pianeta.

Raggiunta Piazza della Libertà il corteo si è sciolto e lì si è conclusa la manifestazione.

Manifestazione che è andata oltre le aspettative degli stessi organizzatori, con adesioni arrivate da tutti gli istituti superiori della provincia, con intere classi presenti con tanto di cartelloni a rappresentanza della propria scuola.

Hanno sfilato ragazzi sorridenti, ragazzi con l’idea di cambiare qualcosa nel futuro del mondo con la voglia di far sentire la propria voce necessaria per pensare di poter cambiare qualcosa. Molti giovani credono che questo sia possibile condividendo lo stesso pensiero di Greta Thumberg, la sedicenne svedese che ha dato il via alle mobilitazioni del Friday For Future.

Purtroppo alcuni ragazzi sono sembrati partecipare al corteo solo per non andare a scuola e per fare bella figura davanti agli altri.

A livello globale, essere scesi in piazza in tutte le città del mondo ha avuto come scopo quello di sensibilizzare e di convincere  i Governi a cercare un accordo per cercare di salvaguardare la terra, applicando leggi che limitino e penalizzino comportamenti “ambientali” errati e emanando leggi che sostengano il cittadino che desidera fare qualcosa per l’ambiente (un esempio banale è quello di mettere cestini dei rifiuti in città che diano la possibilità di fare una vera differenziata o di realizzare posaceneri per le strade, per evitare la brutta abitudine della cicca in terra o peggio nei tombini). Cioè creare leggi e azioni che favoriscano l’impegno green e la tutela dell’ambiente.

Questo, purtroppo, fin ad ora non è stato ascoltato sia perchè il messaggio di aiuto che questi giovani  chiedono è di difficile attuazione e realizzazione sia perchè questo messaggio va contro interessi monetari che non è possibile neppure quantificare.

Secondo il nostro umile e giovane punto di vista queste manifestazioni globali dovrebbero far capire ai Governi che occorre cercare soluzioni per il riscaldamento globale, prima che sia troppo tardi.

Qui ad Arezzo la manifestazione è stata pacifica, gioiosa e guardando  noi  ragazzi sfilare era possibile vedere la voglia di cambiamento nei nostri  occhi, purtroppo,  in mezzo, ai nostri cartelloni artigianali e semplici, si intravedevano bandiere di partito portate da adulti, ciò ha dato l’impressione a noi giovani che gli adulti volessero strumentalizzare il corteo per un fine politico,  togliendo, in parte,  a noi giovani il messaggio di speranza e consapevolezza che volevamo trasmettere.