IL PROFUMO DELLA CHIMICA

di Abdul Quratolan 4BCM.

1)INTRODUZIONE:
Un aspetto importante della chimica nell’industria è quello di preparare oli essenziali, da usare nelle varie preparazioni cosmetiche.

2)CHE COSA SONO GLI OLI ESSENZIALI ?  
Gli oli essenziali sono sostanze oleose prodotte dalle piante per molte funzioni, come per esempio: proteggersi dagli stress ambientali, come difesa diretta contro gli altri organismi, come mezzo di comunicazione con le altre piante ecc…

3)UN PROFUMO VECCHIO COME IL MONDO

  • EGITTO: Gli oli essenziali venivano usati in Egitto per purificare l’aria ed erano offerti agli dei. Erano riservati solo agli dei e ai faraoni, per i costi molto elevati. I metodi di estrazione ovviamente non erano quelli utilizzati oggi, ma venivano spremute  direttamente le piante per estrarne l’olio o le tenevano infuse in grassi e liquidi per lunghi periodi di tempo
  • GRECIA: a differenza dell’ Egitto, in Grecia il profumo aveva costi più contenuti. Queste fragranze non erano usate solo come mezzo per avvicinarsi agli dei o per avere un profumo più gradevole, ma si riteneva che la propagazione di malattie trasportate dal vento potesse essere bloccata saturando l’aria col profumo.
  • MEDIOEVO: Nel medioevo il cattivo odore era associato alle malattie infatti le persone portavano al collo degli amuleti, chiamati pomi d’ambra, che contenevano oli essenziali, incenso e fragranze. Una ricetta della Regina Maria I conteneva ingredienti come la resina di benzoino, calamina, acqua di rosa e ladano, insieme a ingredienti di origine animale oggi in disuso come l’ambra grigia, il muschio bianco o lo zibetto.

Come si estrae un olio essenziale?

Oggi le tecniche più utilizzate per l’estrazione di oli essenziali sono 4 e spiegano anche il motivo dei costi molto elevati, in quanto con 10g di sostanza iniziale si ottengono circa 2ml di olio essenziale:

  • La spremitura

Si tratta di in un processo di estrazione che si esegue a freddo e non comprende alcun trattamento chimico. Si usa per ottenere l’essenza presente soprattutto negli agrumi.

  • La distillazione in corrente di vapore

Questo è il metodo più utilizzato oggi per l’estrazione degli oli essenziali dalle parti più resistenti delle piante, che resistono a temperature più alte, come legni e cortecce. Si effettua mediante l’uso di un impianto da distillazione. In questo modo è possibile separare le sostanze volatili, sfruttando l’evaporazione: il materiale vegetale macinato viene fatto attraversare da una corrente di vapore acqueo, che estrae l’olio essenziale, permettendo di separarlo successivamente, in quanto non è solubile in acqua. Questo metodo per ottenere gli oli essenziali è stato utilizzato anche nella nostra scuola, per estrare l’olio essenziale dalla cannella.

  • L’enfleurage

Metodo antichissimo, oggi usato molto raramente. Serve per ricavare oli essenziali dalle parti più delicate delle piante come per esempio i petali che si danneggerebbero in presenza di troppo calore. Viene sfruttata la capacità dei grassi, di assorbire gli odori e successivamente per separare l’olio essenziale dal grasso viene utilizzato l’alcol.

  • Estrazione con solvente

Questo tipo di estrazione si impiega per le piante aromatiche pregiate, come la rosa e il gelsomino, con essenze che non resistono al calore. Consiste nel fare attraversare un solvente, che estrae l’essenza per poi rimuoverlo.

Impiego degli oli essenziali:

  • Campo farmaceutico
  • Profumi
  • Medicinali omeopatici
  •  Cura personale