EQUITAZIONE

di Matilde Raffi.

Il termine equitazione indica l’utilizzo sportivo del cavallo da parte dell’uomo.

L’equitazione può essere praticata sia singolarmente che in gare organizzate per squadre, in strutture coperte, in maneggi all’aperto, in ippodromi o in campagna a seconda della disciplina. 

Si distinguono in vari tipi di monta: 

Da lavoro: Tutti quei tipi di monta che hanno avuto o hanno a che fare con attività di tipo lavorativo col cavallo, prevalentemente per l’allevamento del bestiame. 

Americana o Western dei cowboy americani

Sportiva o Inglese: Tutti i tipi di monta che hanno a che fare con lo sport agonistico ed in particolare con le discipline olimpiche. 

Salto ostacoli Vede impegnato il binomio uomo-cavallo, nell’interpretazione e risoluzione di un percorso ad ostacoli, quindi si parla di concorso ippico. L’altezza degli ostacoli varia a secondo della difficoltà del percorso, il numero di ostacoli da superare, dalla categoria che si partecipa e dalla preparazione atletica sia del cavallo che del cavaliere.Gli ostacoli possono essere dai 40 cm a 1,60 m,le categorie intermedie di 60, 70, 80, 90, 100, 105 sono per i Pony e dalle 110, 115, 120, 125,130, 135, 140,145, 150, 160 sono per il gran premio che è la categoria di maggiore difficoltà tecnica, non è sempre e necessariamente la categoria più alta del concorso.Il numero di ostacoli varia da 6 a 13 per i Pony che fanno le 40, gli ostacoli sono solo 6, con eventuali combinazioni di più ostacoli dette gabbie. 

Dressage Èuna disciplina equestre che viene anche chiamata gara di addestramento, in quanto cavallo e cavaliere eseguono movimenti prevalentemente geometrici su un campo di forma rettangolare di dimensioni 20×40 metri per le gare di basso livello e 20×60 in quelle di livello medio alto.Nel rettangolo di dimensione 20x40i lati lunghi sono per semplicità divisi da sole tre lettere ciascuno: la E e la B identificano la metà del lato, a distanza di sei metri dal lato corto sono poste la F e la K dal lato della lettera A, mentre dal lato della C si trovano le lettere M e H. Invece nel rettangolo di dimensioni 20×60 nei lati lunghi sono suddivisi come sopra, ma ovviamente le lettere B ed E sono poste a 30m dal lato corto, mentre tra le lettere F-B, M-B, H-E, K-E sono poste le lettere nel seguente ordine P, R, S, V. Le lettere sono segnate all’esterno del rettangolo.

Concorso completoÈuna disciplina sportiva olimpica, che prevede il superamento di diverse prove, ognuna delle quali richiede specifiche abilità del cavallo e cavaliere e che evidenziano sia il grado di addestramento, che le doti fisiche e mentali del binomio. Le prove consistono in una ripresa di dressage, in una prova di salto o stacolie in un prova di cross-country, da svolgersi in una, due o tre giornate di gara. La prova principale, che identifica la disciplina e contribuisce maggiormente alla classifica finale, è quella del cross-country. La classifica finale viene determinata dai punteggi ottenuti nelle tre prove. Tradizionalmente, la prova di cross-countryprevaleva nettamente sulle altre due come importanza, per il maggiore contributo del relativo punteggio alla classifica finale.

Cross Country Consiste in una prova di velocità su terreno vario, e nel superamento di vari tipi di ostacoli fissi. Le distanze da percorrere sono molto lunghe e le gare possono durare anche giorni. Gli ostacoli che si incontrano durante il percorso riproducono ostacoli che si potrebbero trovare in natura. Agli ostacoli più difficili viene, a volte, affiancato un altro ostacolo più semplice che richiede meno tempo per il superamento dello sforzo, in tal maniera se un cavaliere non si sente sicuro nell’affrontare lo sforzo più impegnativo può optare per l’alternativa. Durante il percorso, solo per alcune categorie, è obbligatorio passare dai cosiddetti “cancelli veterinari”, dove uno staff di medici controlla le condizioni fisiche di cavaliere e cavallo. Se anche soltanto uno dei due risultasse troppo affaticato, il concorrente può essere squalificato o fatto partire in ritardo. Inoltre il cavaliere deve gareggiare con appuntata alla giacca una scheda con la sua cartella clinica, nel caso in cui si faccia male. Indispensabili per gareggiare sono anche il capimbottito e il corpetto, che contiene un’airbag che scoppia nel caso di incidenti gravi. 

EnduranceLe competizioni consistono in corse di resistenza su percorsi di varia natura ed un chilometraggio che varia dai 30 ai 160 km a seconda delle categorie.Una delle peculiarità della disciplina è l’attenzione alla salute del cavallo. Ogni 30–35 km infatti l’animale viene sottoposto ad un’accurata visita veterinaria in cui vengono controllati: battito cardiaco, disidratazione, colore delle mucose, movimenti intestinali, respiro, lesioni e andatura, ovvero i parametri metabolici e meccanici che permettono di valutare se le condizioni del cavallo sono idonee per il prosieguo della competizione. Qualora uno o più di questi fosse fuori norma, il cavallo verrebbe “eliminato” dalla competizione. 

LE VARIE ANDATURE

  • Passo È un’ andatura più lenta del cavallo. Questo tipo di andatura viene definito simmetrico perché l’appoggio delle due zampe anteriori avviene secondo intervalli di tempo regolari, e basculato perché il cavallo compie un movimento in verticale con il collo per darsi la spinta necessaria a portarsi avanti anche con il resto del corpo. Il cavallo poggia gli arti uno per volta, uno dopo l’altro, pertanto si riconoscono quattro tempi: anteriore destro, posteriore sinistro, anteriore sinistro e posteriore destro. A seconda della lunghezza del passo, distinguiamo un passo corto, un passo medioe un passo lungo.
  • Trotto È un’andatura saltata in due tempi per bipedi diagonali in questa successione: posteriore destro con l’anteriore sinistro, posteriore sinistro con l’anteriore destro. Nel trotto leggero il cavaliere si distacca dalla sella alzando e abbassando ritmicamente il bacino. Nel trotto seduto invece si rimane seduti in sella seguendo il movimento del cavallo con il bacino.
  • GaloppoÈ l’andatura naturale più veloce e si svolge in quattro tempi, ma vi sono variazioni relative alla velocità da ottenere. Con posteriore destro che guida l’azione, la sequenza è: posteriore sinistro, bipede diagonale sinistro, anteriore destro, seguiti da un tempo di sospensione. La gamba che “guida” l’azione viene distesa fino alla linea immaginaria tracciabile dalla punta del muso al terreno che alla massima estensione può essere superata.

Esistono anche altre andature meno conosciute e più complesse, sono:

  • Canter
  • Trafalco
  • Ambio
  • Tolt

Alla base di qualsiasi attività equestre c’è la cura sia fisica che mentale del cavallo, il proprietario deve occuparsi non solo del cibo ma anche della ferratura, pulizia del box e garantire al cavallo un adeguato spazio dove potersi muovere in totale libertà. Il rapporto tra cavallo e cavaliere si fonda sul rispetto e sulla fiducia reciproca ingredienti essenziali per raggiungere dei buoni risultati.

Il mio Idolo

Tra i cavalieri di salto ad ostacoli famosi e conosciuti italiani quello che seguo con più attenzione è Filippo Bologni nato nel 1994, cresciuto sin da piccolo a contatto con il mondo dell’equitazione, ha sempre considerato montare a cavallo, un’attività talmente naturale da non avere ricordi particolari legati alla sua fanciullezza. Con il passare del tempo e seguendo i preziosi insegnamenti del padre Arnaldo anche lui in passato campione Olimpico, è riuscito a bruciare numerosissime tappe, ha fatto la sua prima gara a 8 anni e a 12 il suo primo campionato Europeo. Filippo Bologni è un cavaliere di salto ad ostacoli in forze alla sezione sportiva dell’Arma dei Carabinieri. Alla fine Marzo è venuto a gareggiare anche ad Arezzo all’Equestrian Center in occasione del Toscana Tour ed ha vinto nella sua categoria. Io lo seguo attraverso i social dove lui posta costantemente le sue gare, mi piace perché rappresenta quello che vorrei essere e fare nella mia vita. 

Filippo Bologni su Quidich